lunedì 11 giugno 2012

L'OROSCOPO DI MARCO PESATORI

Una ventata di ottimismo e di similitudini letterarie niente male. A volte c'è poesia, anche bellezza, e c'è dell'umorismo lì dentro. Dopo il terrorismo di Branko (fate un controllo medico, attenti alla guida, dentista, specialista ecc.), ecco la nuova frontiera dell'oroscopo. Forse non si avvererà, ma ci piace leggerlo e ascoltarlo.


Minime astrologiche di Marco Pesatori


lunedì 10 ottobre 2011

IO NO

Ci sono persone decise, caparbie, tenaci, forti, ferme, determinate a raggiungere un obiettivo e ostinatamente impegnate a raggiungerlo.
Io no.
Mi stufo subito.


martedì 24 maggio 2011

NATA SOTTO IL SEGNO DEI PESCI

Quando decidi di riprendere una cosa che hai interrotto da un bel po' di tempo, forse sì, è un buon segno. In questo caso, e in questo blog, è buon segno dei pesci. Lascio da parte i riferimenti espliciti alla mia età in avanzamento perché prima ci scherzavo, ma adesso che sono tardona davvero, col cavolo che mi viene da ridere. Meglio andare sul generico, sull'universale, sull'astrale. La vita e l'oroscopo legati da un filo sottile, da un filo interdentale, direi, zigrinato e non cerato. Io sono sempre io, ognuno è sempre ognuno... però quanto siamo cambiati! E chi siamo noi per dirlo? Ascoltiamo i sussurri delle stelle. Occhio a quelle cadenti.



sabato 21 maggio 2011

PRIMAVERA IN ARRIVO: COME LO SENTO

Come faccio a sapere che è arrivata la primavera? Che è DAVVERO arrivata?
Semplice:

- Ho delle crisi di sonnolenza anche abbastanza forti dalle cinque alle sei
volte al giorno, durante le quali, a volte, mi si verifica una breve perdita
di conoscenza.
- Libero subito i piedi dalle calze e dalle scarpe e anticipo la moda sandalo della
prossima estate.
- Vengo assalita dalle cinque alle sei volte al giorno da una voglia
improvvisa di bagno in piscina, seguita da centrifugato di mele uva e
zenzero, poi massaggio ayurvedico di due ore in penombra con candele e
sottofondo di musica rilassante.
- Mi alzo dal letto la mattina con sbalzi di pressione che quasi quasi me ne
tornerei subito a letto.

E da qui all'estate è un passo, un soffio, un pelo.


martedì 16 novembre 2010

L'ALFABETO DI NOVEMBRE


A come "ancora?!?"
B come basta.
C come che cavolo...
D come dio che palle, hanno di nuovo cambiato la grafica di myspace.
E come eravamo.
F come fuochino.
G come gatto.
H come ho ho ho!
I come imagination.
L come lettera, una lettera.
M come ma come?

N come no.
O come oh!
P come per carità...
Q come quando quando quando.
R come rinascita.
S come sì sì.
T come tiè.
U come urka.
V come va' va'...
Z come ZOT! ZOT! ZOT!

domenica 29 agosto 2010

LA COSA CHE HO IMPARATO

La cosa più importante che ho imparato negli ultimi tempi è che IL MIO CORPO CAPISCE TUTTO PRIMA DELLA MIA MENTE. Dovrò dargli più retta, in futuro, è davvero infallibile!

domenica 4 luglio 2010

CASSETTI E PENSIERI

In questi ultimi giorni ho cercato di mettere ordine in un po' di cose: idee, pensieri, emozioni, situazioni... e anche armadi e cassetti. È tutto collegato. La mia testa e i miei cassetti.
Ho buttato oggetti e indumenti vecchi o in disuso, che non mi stavano tanto bene o che non mi piacevano più e tutto adesso è un po' più leggero, più pulito, più ordinato. E sto buttando via anche delusioni, ferite e dispiaceri. Raccolta differenziata.
Ho ancora qualcosa da sistemare, ma sono sulla strada giusta, lo sento. E - tempo di saldi - mi sto anche rinnovando guardaroba e biancheria. Sì: mutandine nuove, vita nuova. E andiamo.


mercoledì 5 maggio 2010

FRAMMENTI DI WILMA 2

Mi manca quando rientro a casa e non la trovo più mezza addormentata nella sua cesta. Lei era il mio primo pensiero al rientro, e l'ultimo prima di uscire di casa.

Il suo accondiscendere a farsi accarezzare la pancia, aprendosi come una quaglia.

Le sue facce mentre giocavamo a nascondino, e il modo di drizzare le orecchie come due piccole vele al vento.

Il modo di chiamarmi per farsi aprire la finestra e guardare fuori, battendo con la zampa sulle tapparelle.

Mi manca per tutte le volte che mi si è addormentata intorno alla testa, come un turbante, e quelle – ancora di più – in cui mi ha scalzato piano piano dalla mia postazione prendendosi tutto il cuscino.

E il suo strusciarsi sulle mie gambe per farsi dare della nuova pappa, che puntualmente poi lasciava lì.



lunedì 3 maggio 2010

FRAMMENTI DI WILMA


Ieri l'ho dovuta salutare per sempre. Era sedata, quindi non mi ha nemmeno visto, chissà se ha sentito le mie carezze e la mia voce. La mia adoratissima gatta Wilma.

E voglio essere romantica per lei, riacchiappare e conservare i ricordi della vita passata insieme, che sono tanti e molto belli.

Come le sue capocciate al mattino per farmi svegliare, e le leccatine sulla faccia. La sua presenza vicino al lavandino, con la zampa pronta a infilarsi sotto il getto dell'acqua.

La sua pancia rosa e gonfia quando era cucciola, e il primo giorno in cui ha aperto gli occhi. Io c'ero. Io c'ero da quando aveva circa due giorni e credo proprio di essere stata la sua mamma.

Mi ricordo il microbiberon con cui le davo il latte e la prima volta che finalmente ha fatto la pipì da sola nella lettiera. Per non parlare del sollievo per la prima volta in cui ha fatto anche il resto da sola.

Gli agguati che da cucciola faceva di notte nel lettone, all'improvviso, e bisognava dormire col piumone sulla faccia.
Il gioco con la cannuccia. Bastava tirargliela nella vasca e lei l'andava a riprendere e riportare.

Le fusa quando ci strofinavamo la testa a vicenda. Detestava essere presa in braccio o toccata in ogni momento. Ma le piaceva farsi strofinare il muso con la faccia.

Fiera e testona. Diventava una iena quando c'era da metterla nel trasportino per portarla dal veterinario. Per fortuna in nove anni non ce n'è stato tanto bisogno. L'ultima volta, però, ieri, non ha opposto resistenza.
La mia piccola principessa pelosa... quanto mi manca.



sabato 1 maggio 2010

MI RENDO CONTO

Mi rendo conto di scrivere sempre di meno ma sempre in condizione di depressione. Sarà questa la mia vera forza espressiva?
Infatti.
È veramente un brutto periodo. La mia gatta sta male, forse ha pochi giorni di vita, forse poche settimane, o pochi mesi. Ma intanto ha disturbi, è strana, miagola e io soffro molto a vederla così. La mia gatta Wilma è praticamente mia figlia, l'ho allattata io, l'ho svezzata, cresciuta da appena nata per nove anni e mezzo, viviamo in simbiosi e speravo che avremmo passato insieme un po' più di tempo. Tutti mi dicono che mi devo abituare all'idea, così è la vita. Così è la vita, sì, lo so, ma ho una gran voglia di piangere. E infatti piango in continuazione.

Mi sono successe anche altre cose un po' dolorose, in questo periodo, che non sto qui a spiegare, perché non si può sempre raccontare tutto. Comunque, l'unica cosa che mi è chiara, è che alla veneranda età di 46 anni ancora non ho imparato a comunicare quello che sento o che voglio, e faccio un sacco di pasticci.
Il periodo dei post 40 è più difficile di quello che pensassi. Anche sorprendente, ma difficile.

Ne avrò di cose da meditare nella terza età. Se c'arrivo.




sabato 13 marzo 2010

NULLA ACCADE PER CASO

"Nulla accade per caso". È proprio questo che mi preoccupa.

Sono questi segnali quasi quotidiani. Di quelle volte che decidi di essere ottimista: "ma sì, dai, vedrai che andrà tutto bene, pensa positivo" e lo pensi davvero. E giù, mazzate. Tutto storto. Tutto difficile. Più penso positivo e più accumulo delusioni.
Eppure l'ho visto anch'io "The secret", il film del pensiero positivo, dove sembra tutto facile, tutto nelle mie mani, il mondo ai miei piedi, nel potere della mia mente. Ma de che?

L'insostenibile pesantezza dell'essere.
Mi sa che continuerò a essere negativa, almeno non ci rimango così male.



sabato 26 dicembre 2009

POESIA DI NATALE

Sono incazzata.
Non ho motivi, ma ne ho anche mille.
Sono stanca, sono irritata.
Niente va come vorrei.
Odio le feste.
In questo momento odio un po' tutti.
Ed è per questo che non faccio gli auguri di buon Natale.

domenica 12 luglio 2009

ORTICARIA: DI MALE IN PEGGIO

Non so a quale giorno di fase acuta io sia (forse due settimane, escludendo le altre due settimane precedenti di bolle più leggere), ma il grande dramma della "cosa" mostruosa che ho addosso è che sta peggiorando. Chiazze su tutto il corpo, viso compreso, con labbra gonfie (effetto silicone), bruciore allucinante. La nuova cura non solo non mi ha dato alcun miglioramento, ma mi crea una nausea terribile. Sto impazzendo. Non mi viene nemmeno di fare la spiritosa...

sabato 11 luglio 2009

IDI DI LUGLIO

Stamattina, dopo un risveglio a chiazze rosse, ho detto basta, vado all'Idi. Per chi non è di Roma, l'Idi è un rinomato centro di ricerca specializzato nelle malattie dermatologiche. Perché non c'ero andata prima? Perché devi stare lì alle cinque del mattino a fare la fila, se vuoi accedere alla visita dei santoni. Ma oggi ero proprio disperata, e tanto alle cinque ero già sveglia, in preda a bruciori. Alle sette e e mezza ero lì, numero 175. Sono stati veloci, devo dire, alla nove e mezza avevo già fatto (anche se parliamo di un sabato d'estate, bellissima giornata da mare e non da ospedale).
Ho avuto conferma che si tratta di orticaria e non di peste bubbonica o lupus eritematoso (tutte cose visionate su internet), ho avuto una nuova terapia (ma speriamo che faccia effetto, vedremo), un rimando ai risultati di ulteriori analisi, e alcuni simpatici consigli: vestirsi solo di cotone bianco, anche l'intimo, mangiare in bianco, evitare assolutamente il sole (questo lo sapevo già) e la più drammatica di tutte: NIENTE COSMETICI, neanche il rossetto. È su questa indicazione che ho avuto il tracollo e a questo punto il dottore ha finalmente capito con chi ha a che fare. «Ma stia calma, deve stare calma...» Non sa che potrei tentare un gesto disperato senza il mio rossetto.
Comunque sto cercando di essere calma e ragionevole. Sono andata in un centro commerciale e ho comprato tre buste di camicioni, canotte e pantaloni bianchi, reggiseni e mutandine bianche, e un cappello a larghe falde (per coprire buona parte della faccia). Gli occhiali scuri ce l'ho, penso che non me li toglierò più fino al nuovo contrordine.


venerdì 10 luglio 2009

CHE COS'È QUESTA COSA? AH, È ORTICARIA?


Ricordo perfettamente – se non altro perché ci ho imbastito sopra il grande concorso cistite and friends – che l'anno scorso, più o meno in questo periodo (un po' prima) sono stata colpita per la prima volta da quell'odioso e fino a quel momento sconosciuto flagello urinario. Ebbene, l'inizio dell'estate si rivela ancora il tempo delle prime volte. Quest'anno è lil turno di un fenomeno orribile, assolutamente sconvolgente: orticaria. Ma un'orticaria furiosa, esplosiva, devastante. Le bolle non sono bolle, non puoi chiamarle bolle, ma enormi chiazze rosse in rilievo che a tratti si uniscono (e formano anche dei disegni) assemblandosi in tutte le parti del corpo, privilegiandone prima alcune, poi altre a seconda della giornata. Decidono loro. Vivono di vita propria. Pensano. E sono tanto tanto cattive.
La prima visita dermatologica è stata per me molto deludente: può essere tutto, un'allergia, un'intossicazione, un'infezione... oppure niente. La maggior parte delle orticarie è considerata "idiopatica", di natura sconosciuta. Una bella prospettiva... In questo preciso momento mi stanno colonizzando anche una tetta e una palpebra. Mi viene da chiedere: agiscono con un preciso progetto? Ho capito che è in corso una guerra tra me e loro. Stanno vincendo su tutta la linea. Ho tentato con l'antistaminico. Risultato: poco o niente. Il Bentelan. Risultato: poco o niente. Due giorni fa ho speso un patrimonio per le analisi del sangue... aspetto con una certa ansia i risultati. Nel frattempo, credo che tenterò di superare l'inevitabile crisi di nervi organizzando un bell'orticaria e friends. A breve il bando del concorso. Lo elaborerò insieme a loro, le chiazze bollose: se non posso sconfiggerle, dai, almeno diventiamo amiche, se stasera devo uscire prendetevi le gambe e il torace, ma lasciatemi liberi viso, collo e braccia, e dai...